Una delle oasi più suggestive d’Italia, nonché la seconda zona umida più vasta d’Europa
Lo sapevate che il Parco del Delta del Po rappresenta una delle zone umide più importanti d’Europa e la più vasta d’Italia, ospitando al proprio interno centinaia e centinaia di specie animali e vegetali? E sapevate che può fregiarsi di un doppio riconoscimento Unesco? Un territorio unico, dove i paesaggi cambiano alla ricerca di un orizzonte infinito. Giorno dopo giorno.
Nel Parco del Delta, natura, storia, tradizione, cultura ed arte si intrecciano per offrire al visitatore un paesaggio inedito e sorprendente. Dove i confini all’orizzonte si confondono tra terra ed acqua.
Il Delta del Po è la più vasta zona umida d’Italia, e fra le maggiori d’Europa, riconosciuta nel 2015 dall’UNESCO Riserva di Biosfera del Programma “Man And the Biosphere”. Un paradiso naturale per l’avifauna in un mutevole paesaggio di terre e acque.
Boschi e verdi pinete, valli d’acqua dolce e salmastra e rami del Grande Fiume che si gettano nell’Adriatico: queste sono solo alcune delle tessere che compongono lo straordinario mosaico del Delta del Po, un magnifico esempio di biodiversità, in cui da secoli l’acqua è l’assoluta protagonista. Qui, dove la terra e il cielo si confondono, si trovano seducenti tesori naturalistici, talmente unici da essere Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1999.
In tarda mattinata arriveremo a Cà Tiepolo di Porto Tolle e faremo una navigazione di circa tre ore a bordo della motonave Venere (compagnia Marino Cacciatori).
La motonave ha una capienza di 177 passeggeri, che possono dominare il paesaggio del Delta dall’alto del ponte di coperta, a 3 metri dal livello delle acque, o stare comodamente seduti nel salone climatizzato. E’ dotata di doppi servizi, anche per persone diversamente abili, angolo bar, impianto di filodiffusione e radio VHF. Venere può ospitare convegni, feste, cerimonie, eventi e, su prenotazione, sarà possibile degustare i prodotti del delta, con menù di terra o di mare preparati seguendo le ricette tipiche del territorio.
Questa navigazione, con l’ausilio della spiegazione del capitano, ci aiuterà a capire nel migliore dei modi come si é formato il Delta del Po e per ammirare la maestosità del Grande Fiume che, ormai stanco e placido, si unisce al mare, è fondamentale scoprirne la foce principale. Dal ponte superiore della motonave, si gode di una vista a volo d’uccello, si può vedere come si passa dai vasti boschi ripariali delle ultime golene agli estesi bonelli e canneti che circondano le lagune nella zona di foce.
Entrati nel cuore del Parco, il faro di Punta Maistra presidia il paziente lavoro di tessitura del fiume, del mare e del vento, che hanno saputo creare una straordinaria varietà di ambienti dove l’avifauna regna sovrana.
Per i più sportivi, all’escursione in motonave sopra descritta, aggiungiamo la bici per il rientro al punto di partenza. Il modo migliore per cogliere appieno tutte le sfaccettature del territorio deltizio è quello di abbinare all’escursione in barca un itinerario in bicicletta. Il Delta offre molteplici soluzioni, lungo gli argini del fiume e delle lagune o su strade poco trafficate.
•Km in bici: tra i 23 e i 40 in base al percorso seguito •durata: tutto il giorno •adatto a: tutti, famiglie con bambini •strada: asfaltata pianeggiante •pranzo: libero
Imbarco sulla motonave, escursione BOCCHE DEL PO DI PILA. LA GRANDE FOCE. Sbarco a Pila, nell’Isola di Ca’ Venier e proseguimento in bici lungo le sommità arginali, tra la campagna e le valli seguendo le indicazioni fornite dal capitano per ritornare a Cà Tiepolo.
E SE DOVESSE PIOVERE?
Nessun problema! Dopo la crociera ed aver mangiato un boccone andremo a visitare il museo regionale della bonifica di Ca’Vendramin a qualche chilometro di distanza.
link: https://fondazionecavendramin.com/
È situato interamente all’interno di un gruppo di fabbricati, costruiti all’inizio del Novecento, formati da una imponente costruzione dove vi era un’idrovora e da fabbricati limitrofi originariamente adibiti a uffici, magazzini, officina, foresteria, ecc.
L’idrovora aveva il compito di sollevare l’acqua della parte superiore (ovest) dell’isola di Ariano, drenata dal canale collettore Scolo Veneto, ed immetterla oltre l’argine nel Po di Goro. Fu costruita dal 1900 al 1903 e collaudata nel 1905.
Originariamente la parte più grande del fabbricato conteneva il cosiddetto “macchinario”, costituito da 4 turbine a vapore più un’altra di riserva, alimentate da 10 caldaie a carbone. I gas di scarico venivano convogliati da un collegamento sotterraneo sino alla ciminiera alta 60 metri. La capacità massima era di circa 11.000 litri al secondo. Nel 1921 una parte dell’impianto venne elettrificata.
Le alluvioni che colpirono l’isola di Ariano nel 1957 e nel 1960 modificarono profondamente il sistema idrogeologico dell’isola e resero prima insufficiente e poi inutile l’opera, che fu dismessa nel 19
È situato interamente all’interno di un gruppo di fabbricati, costruiti all’inizio del Novecento, formati da una imponente costruzione dove vi era un’idrovora e da fabbricati limitrofi originariamente adibiti a uffici, magazzini, officina, foresteria, ecc.
L’idrovora aveva il compito di sollevare l’acqua della parte superiore (ovest) dell’isola di Ariano, drenata dal canale collettore Scolo Veneto, ed immetterla oltre l’argine nel Po di Goro. Fu costruita dal 1900 al 1903 e collaudata nel 1905.
Originariamente la parte più grande del fabbricato conteneva il cosiddetto “macchinario”, costituito da 4 turbine a vapore più un’altra di riserva, alimentate da 10 caldaie a carbone. I gas di scarico venivano convogliati da un collegamento sotterraneo sino alla ciminiera alta 60 metri. La capacità massima era di circa 11.000 litri al secondo. Nel 1921 una parte dell’impianto venne elettrificata.
Le alluvioni che colpirono l’isola di Ariano nel 1957 e nel 1960 modificarono profondamente il sistema idrogeologico dell’isola e resero prima insufficiente e poi inutile l’opera, che fu dismessa nel 1969.
Negli anni ottanta il complesso divenne il centro operativo del nuovo Consorzio di bonifica Delta Po Adige, nato nel 1978 dalla fusione di più entità.
Negli anni ottanta il complesso divenne il centro operativo del nuovo Consorzio di bonifica Delta Po Adige, nato nel 1978 dalla fusione di più entità.
Data evento: 21 aprile 2024
Viaggio in bus A/R incluso
Assicurazione inclusa
Accompagnatori
Divertimento assicurato
PROGRAMMA DI VIAGGIO
6:30 – Ritrovo e partenza dal casello autostradale di Palazzolo 10:00 – Arrivo a Cà Tiepolo ed imbarco sulla motonave 13:00 – Fine della navigazione guidata. Pranzo e pomeriggio liberi. 16:30 – Rientro a Palazzolo sull’Oglio
PREZZI
•Intero con navigazione inclusa: €60
•Ridotto con navigazione inclusa: €50
Noleggio bicicletta: €12 per persona non compreso nei prezzi sopra indicati